Per i ricercatori

Benefici dell'allenamento di resistenza negli anziani fragili: una revisione sistematica

P. Lopez, R.S. Pinto, R. Radaelli, et al.

Aging Clin Exp Res. 2017 Nov 29. doi: 10.1007/s40520-017-0863-z. [Epub ahead of print]

L'esercizio fisico è una delle componenti più importanti nella prevenzione e nel trattamento della fragilità. Pertanto, abbiamo esaminato mediante una revisine sistematica, l'effetto dell'allenamento di resistenza (RT), da solo o combinato con l'intervento fisico multimodale, sull'ipertrofia muscolare, la forza massimale, la potenza, le prestazioni funzionali e l'incidenza delle cadute negli anziani fragili.

 

 

Il vigorimetro di Martin rappresenta il metodo più affidabile e pratico rispetto dinamometro di Jamar nella valutazione della forza di presa della mano di pazienti geriatrici

W.M. Sipers, L.B. Verdijk, S.J. Sipers, et al.

J Am Med Dir Assoc. 2016;17(5):466

In questo articolo viene comparata l’applicabilità e l’affidabilità test-retest delle misurazioni di forza di presa della mano in pazienti anziani ospedalizzati utilizzando il dinamometro di Jamar ed il vigorimetro di Martin.

Il vigorimetro di Martin rappresenta lo strumento più pratico ed affidabile rispetto al dinamometro di Jamar per la misurazione della forza di presa della mano nei pazienti geriatrici ammessi nel reparto di geriatria per acuti.

 

Nelle donne le misure di massa muscolare scheletrica e la miusura di potenza si associano positivamente allo schema alimentare di tipo Mediterraneo

E. Kelaiditi, A. Jennings, C.J. Steves, et al.

Osteoporos Int. 2016;27(11):3251-3260

La perdita di massa muscolare scheletrica, di forza e di funzione, che accompagnano l’invecchiamento sono fattori di rischio che contribuiscono all’insorgenza della sarcopenia, della fragilità, dell’osteoporosi, delle fratture e  della mortalità. Per la prima volta in una popolazione nord Europea, si è osservata una associazione significativamente positiva tra il punteggio della dieta Mediterranea e la FFM%  (massa magra / peso × 100) ed il potere esplosivo della gamba (LEP, watts/kg) in donne sane, indipendentemente dai fattori che influenzano gli esiti muscolari.

Questi risultati enfatizzano il ruolo potenziale della qualità della dieta, ed in questo caso della dieta Mediterranea, nella prevenzione degli esiti relativi alla muscolatura scheletrica associati all’invecchiamento.

 

L’uso dell’indice di fragilità nella valutazione della prognosi negli anziani di Pechino: Uno studio di coorte con un follow-up di 8 anni

L. Ma, L. Zhang, Z. Tang, et al.

Arch Gerontol Geriatr. 2016 ;64:172-7

Il presente studio è volto a valutare la prevalenza della fragilità e a determinare se l’indice di fragilità, la valutazione geriatrica multidimensionale si associano alla prognosi nella popolazione anziana cinese. 

I risultati ottenuti suggeriscono che l’indice di fragilità aumenta con l’età  e che potrebbe essere uno strumento utile per la valutazione della prognosi degli anziani in Cina.

 

Negli anziani la sarcopenia è associata ad una minore capillarizzazione della muscolatura scheletrica e a minore capacità di esercizio

S.J. Prior, A.S. Ryan, J.B. Blumenthal, et al.

J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2016;71(8):1096-101

In questo studio è stata testata l’ipotesi secondo la quale negli anziani sarcopenici la capillarizzazione muscolare e la capacità dell’esercizio (VO2max) sono inferiori rispetto agli anziani non-sarcopenici, e che il grado di sarcopenia dipende dalla ridotta capillarizzazione muscolare.

I risultati ottenuti suggeriscono che la ridotta capillarizzazione muscolare è uno dei fattori che possono contribuire alla sarcopenia, e che essa riduce la capacità d’esercizio negli anziani, limitando la diffusione di substrati, di ossigeno, degli ormoni e dei nutrienti.

 

La tomografia computerizzata abbrevia la valutazione della sarcopenia a seguito di traumi: La misurazione CAAST predice la mortalità a 6 mesi negli anziani con traumi

C.M. Leeper, E. Lin , M. Hoffman, et al.

J Trauma Acute Care Surg. 2016;80(5):805-11

I pazienti anziani con traumi hanno un rischio aumentato di esiti negativi, sia nell’immediato che dopo la dimissione dall’ospedale. E’ difficile identificare precocemente, durante la degenza, chi è a rischio di decesso una volta dimesso. I risultati suggeriscono che la sarcopenia, negli anziani, è un forte predittore di decesso a 6 mesi post dimissione.

La misurazione CAAST è un metodo efficiente ed economico che permette ai medici di identificare gli anziani con traumi a rischio di esiti negativi per interventi precoci e/o servizi di cure palliative.

 

Pagine