Per i professionisti sanitari

Sarco-osteoporosi: prevalenza ed associazione con la fragilità in cinesi anziani residenti in comunità

Y.J. Wang, Y. Wang, J.K. Zhan, et al.

Int J Endocrinol. 2015;2015:482940

Questo studio applica i criteri proposti dal Gruppo di Lavoro Asiatico per la Sarcopenia (AWGS) al fine di stimare la prevalenza di sarco-osteoporosi e per investigare la relazione con la fragilità, in un campione di 316 anziani cinesi residenti in comunità.

I risultati ottenuti indicano che i pazienti con sarco-osteoporosi sono tendenzialmente ultra 80enni, con un elevato numero di comorbilità, sono fragili o pre-fragili ed in particolare sono soprattutto donne.

L’energetica dell’invecchiamento e della fragilità: lo studio FRADEA

P. Abizanda, L. Romero, P.M. Sánchez-Jurado, et al.

J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2016;71(6):787-96

Il tasso metabolico a riposo (RMR) e la spesa di energia totale giornaliera (TDEE) si riducono con l’età, ma non è noto se è la fragilità a modulare questa associazione.

Gli autori hanno ipotizzato che i valori di  RMR e TDEE sono simili tra i giovani adulti e gli anziani non fragili, mentre essi sono inferiori negli anziani prefragili e in quelli fragili rispetto ai giovani adulti.

Questo studio mostra che lo status di fragilità modula le richieste energetiche dell’invecchiamento. Gli anziani fragili e prefragili presentano un ridotto eRMR rispetto agli anziani non fragili.

Validità predittiva di uno strumento a 2 passaggi nell’identificare la fragilità nell’assistenza sanitaria di base

J.A.L. van Kempen, H.J. Schers, I. Philp, et al.

BMC Medicine. 2015;13:287

L’ EASY-Care Two step Older people Screening (EASY-Care TOS) è uno strumento a 2 passaggi utilizzato per identificare i soggetti fragili a rischio di esiti negativi di salute nell’assistenza sanitaria di base.

Questo studio ha come obiettivo quello di determinare il valore predittivo di questo strumento per gli esiti di salute negativi, entro un anno dalla valutazione.

I medici di base utilizzano l’ EASY-Care TOS quando secondo il loro giudizio è necessario effettuare ulteriori valutazioni, in tal modo potranno predire gli esiti negativi di salute nella loro popolazione anziana in modo efficiente e accurato, paragonabile alla valutazione multidimensionale geriatrica (VMD).

Effetti di un intervento basato su attività fisica negli anziani fragili: revisione sistematica di studi randomizzati controllati

C. de Labra, C. Guimaraes-Pinheiro, A. Maseda, et al.

BMC Geriatrics. 2015;15:154

L’esercizio fisico si è dimostrato utile nel ridurre il rischio di numerosi esiti di salute negativi, come ad esempio la fragilità. L’obiettivo principale di questa revisione sistematica di studi clinici randomizzati controllati (RCTs), è quella di valutare gli effetti benefici di programmi di esercizio negli anziani fragili, considerando solamente quegli studi in cui la fragilità è stata definita.

Questa revisione sistematica suggerisce che gli anziani fragili sembrano trarre benefici dagli interventi basati sull’attività fisica, sebbene il programma ottimale di allenamento non è tutt’ora noto. 

Associazione tra il resveratrolo assunto con la dieta e lo sviluppo della fragilità negli anziani: lo studio Invecchiare in Chianti

M. Rabassa, R. Zamora-Ros, M. Urpi-Sarda, et al.

Am J Clin Nutr. 2015;102:1534–42

Il resveratrolo può avere ruolo protettivo verso lo sviluppo di fragilità grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Questo studio ha valutato in modo prospettico l’associazione tra l’assunzione abituale di resveratrolo mediante la dieta, e lo sviluppo di fragilità dopo 3, 6 e 9 anni di follow-up  in anziani residenti in comunità.

Questo studio ha mostrato che apporti elevati di resveratrolo assunti mediante la dieta, erano associati ad un rischio inferiore di sviluppare fragilità per i primi 3 anni di follow-up, ma non dopo un periodo più lungo. 

Restrizione calorica ed esercizio aerobico nelle donne anziane obese, sarcopeniche e non: uno studio retrospettivo osservazionale

S. Barbat-Artigas, S. Garnier, S. Joffroy, et al.

J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2016;7(3):284-9

L’obiettivo di questo studio osservazionale retrospettivo è quello di verificare l’effetto di un programma di perdita di peso, che combina la restrizione calorica, gli esercizi sulla composizione corporea e il profilo lipidico delle lipoproteine di donne obese, in accordo con la loro condizione di sarcopenia.

I dati ottenuti suggeriscono che un breve programma di perdita di peso che combina la restrizione calorica e l’esercizio aerobico può ridurre significativamente la massa grassa e migliorare il profilo lipidico delle lipoproteine nelle donne obese, indipendentemente dalla loro condizione di sarcopenia. Tali programmi possono avere effetti deleteri sulla massa magra solo nei soggetti obesi non sarcopenici.

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